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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 14/5/2011 - Si è conclusa la visita pastorale

Monsignor Merisi: «Parlate del documento ai fedeli nelle omelie, approfonditelo nel consiglio pastorale»
Si è conclusa la visita pastorale
A Sant’Angelo sono stati consegnati i decreti vescovili
 

 

Sant’Angelo Sono stati consegnati giovedì sera a Sant’Angelo i decreti conclusivi della visita pastorale. Monsignor Merisi ha incontrato presso l’oratorio della parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa, le diciassette parrocchie del vicariato che da settembre 2010 a marzo 2011 lo hanno accolto come rappresentante della Chiesa diocesana. Insieme al Vescovo anche il vicario foraneo don Pierluigi Leva che lo ha accompagnato in tutte le comunità della zona di Sant’Angelo, e l’economo generale della diocesi monsignor Luigi Rossi la cui presenza ha sancito anche formalmente la conclusione della visita pastorale. Ciascun decreto, consegnato al parroco o ai collaboratori pastorali, contiene una parte comune per tutti e un’altra specifica per ogni comunità, con le indicazioni più strettamente riguardanti l’indirizzo che il Vescovo ha voluto donare. «Riprendete il documento in parrocchia», ha chiesto monsignor Merisi. «Parlatene ai fedeli nelle messe domenicali, leggetelo approfonditamente nel consiglio pastorale, individuate il vostro specifico progetto che richiederà coraggio e corresponsabilità da parte di tutti. Cominciare a scegliere priorità da mettere in pratica coi tempi necessari». Ed eccole le parrocchie interessate: Bargano e Villanova, Borghetto e Casoni, Calvenzano e Caselle Lurani, Campagna, Camporinaldo, Castiraga Vidardo, Graffignana, Maiano, Marudo, Miradolo, San Colombano, Valera, infine Sant’Angelo con le due comunità di Maria Madre della Chiesa e Santi Antonio Abate e Cabrini. Una dimensione quella del vicariato sottolineata dal Vescovo anche per l’impegno comune nei settori della carità, della pastorale giovanile e scolastica, della famiglia, oltre che per la cultura, la collaborazione tra catechisti, nel consiglio presbiterale e nella consulta vicariale. «Per certi aspetti bisogna andare alla velocità dell’ultimo vagone senza aver la pretesa di fare tutto. La visita pastorale è incontro di verifica e incoraggiamento nel cammino: viviamo ora la testimonianza nelle famiglie, nei cammini di fede, con i poveri, con chi sembra indifferente». Il Vescovo si è sentito accolto anche dalle amministrazioni con le quali ha raccomandato le parrocchie di curare i rapporti; ha ringraziato scuole, case di riposo, comunità, luoghi produttivi che lo hanno invitato, così come i responsabili degli Uffici diocesani che lo hanno accompagnato. «Sono venuto tra voi secondo le parole dell’evangelista San Giovanni che ho voluto nel mio motto episcopale: “Vi ho chiamato amici”. Indico una priorità: i giovani. Non perdiamo quelli che abbiamo, e andiamo a cercare gli altri. Già li stiamo incontrando in alcune parrocchie di Lodi città, dove la visita pastorale arriverà a settembre. Ripartiamo da loro, dai giovani”. Raffaella Bianchi


 


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